ENTI PUBBLICI: I GIORNALISTI DEVONO AVERE IL LORO CONTRATTO

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Un contratto giornalistico per il settore pubblico. Concordato tra sindacato e Aran, mutuando regole e diritti (normativi ed economici) dal contratto principale, quello FIEG-FNSI.

La dignità giornalistica dei colleghi che operano nelle strutture di informazione e comunicazione degli enti pubblici deve transitare unicamente da qui. Dalla declinazione dei valori giornalistici nel quadro della Legge 150.

Per questo FNSI e Aran devono immediatamente sedersi al tavolo e definire il “Contratto dei giornalisti pubblici”.

È questa la strada che noi di Stampa Democratica abbiamo promosso in FNSI negli scorsi mesi, dopo l’approvazione del nuovo contratto della PA, che conteneva indicazioni quadro. Quelle regole rappresentano oggi una cornice vuota che deve essere sfruttata dal sindacato dei giornalisti per dare finalmente contenuto concreto ad altre norme “contenitore” quali la Legge 150.

Se un contratto privatistico (come lo è quello FIEG-FNSI) non può essere applicato in ambito pubblico (così sostengono alcune sentenze favorevoli a enti che hanno ricorso sotto la scure delle politiche di contenimento dei costi) allora va definito un contratto di settore che recepisca i principi, le regole e i valori del contratto giornalistico, siglato da sindacato e da Aran, l’organismo di rappresentanza del mondo pubblico.

È una strada lunga da percorrere? Sì, ma vanno mossi immediatamente i passi formali perché ciò avvenga.

Nel frattempo va ricercata con i singoli enti pubblici la via del dialogo e della contrattazione di area (per esempio accordi integrativi di struttura o di comparto) per salvaguardare i diritti consolidati dei colleghi giornalisti che oggi operano nelle strutture informative pubbliche.

Con questo impegno noi di Stampa Democratica abbiamo portato la Lombarda a diventare il punto di riferimento di questa linea, diventando i coordinatori delle istanze dei colleghi di gran parte delle strutture pubbliche italiane e impegnando la FNSI ad accelerare il passo nella trattativa contrattuale di settore.