Bilancio, polemiche, contratto, campagna elettorale

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newsonlineQuando le correnti sindacali polemizzano o litigano, i colleghi scappano. Quando accade, le polemiche sono patrimonio esclusivo degli addetti ai lavori. Se qualche collega è interessato ai capricci di Nuova Informazione e alla risposta di Stampa Democratica legga, così, tanto per farsi un’opinione.

Il messaggio. Nuova Informazione si è portata avanti con il lavoro: ha cominciato la campagna elettorale (si voterà a novembre) e lo ha fatto in un momento preciso, l’Assemblea dei soci dell’Alg chiamata a votare il bilancio dell’Associazione. Molti non sanno che se la maggioranza dei soci votasse contro il bilancio, presidente e direttivo Alg andrebbero a casa. Dunque i colleghi di Nuova Informazione hanno lanciato un messaggio preciso perché se una corrente che fa parte della maggioranza si astiene sul bilancio ti dice “stai attento”.
newsspapers1Coerenza. È ciò che manca ai colleghi di Nuova Informazione che l’anno scorso avevano votato all’unanimità il bilancio preventivo 2013. Logica vorrebbe che si controllasse se il consuntivo 2013 fosse in linea con quanto previsto. I risultati, nonostante la crisi, sono stati addirittura migliori. Eppure ci astiene adducendo critiche che non stanno in piedi. In piedi sta solo il maldipancia di N.I.

1) Circolo della stampa. 2008: Paolo Mieli declina l’invito a presiedere il Circolo. Il Direttivo della Lombarda decide di assumersi la responsabilità di gestire una istituzione nata nel 1949, ed elegge un nuovo direttivo del Circolo. Ne fanno parte anche rappresentanti di N.I. L’obiettivo primario è trovare una nuova sede dato lo sfratto esecutivo da palazzo Serbelloni al 31.12.2010. A quell’epoca nessuno disse di non essere interessato al Circolo. Dicembre 2010 si trova la nuova sede. Ottobre 2011, N.I. dice no. Sempre puntuale e coerente.
Il Direttivo Alg, con delibera del 21 ottobre 2011, decide di diventare maggioranza nella srl che gestisce il Circolo per evitare “gestioni dispari” come è accaduto in passato e di prestare 100.000 euro alla srl (con interessi al 4 per cento) per fronteggiare interventi strutturali di Palazzo Bocconi. Il presidente della srl (Alberto Arrigoni) invia una lettera al presidente dell’Alg (Giovanni Negri) in cui dice di avere ricevuto tale somma e delle condizioni sugli interessi stabiliti dal Direttivo Alg; oltre alla lettera ci sono le copie degli assegni versati. E’ tutto alla luce del sole. Lo scandalo è che non c’è un vero e proprio contratto. Eppure gli esperti dicono che quello che si è fatto è sufficiente. Speriamo di non dovere più tornare sull’argomento Circolo.

2) Politica sindacale. Dopo il congresso di Bergamo, la maggioranza dell’Alg ha eletto il presidente e gli organismi direttivi. N.I. ha chiesto e ottenuto una vicepresidenza e una delega ai Comitati di redazione. Così Quarto Potere: vicepresidente con delega sindacale; così Impegno sindacale per il segretario; così Stampa Democratica: un vicepresidente con delega a organizzazione e tesoreria. Richieste e ruoli concordati per far funzionare meglio e collegialmente l’Associazione.
Ora ci si lamenta che quei colleghi “trottano incessantemente tra vertenze, assemblee e conciliazioni”. Prima c’era un uomo solo al comando, il presidente (più di 60 vertenze nel 2009-2010), ora che si coinvolgono i colleghi ci si lamenta. Vorremmo capire perché. E il presidente non è mai “spesso in solitudine” ma sempre al fianco dei Cdr e dei colleghi Fnsi nelle vertenze.
Se qualcosa di evidente non ha funzionato è la delega ai Cdr: quelle poche volte che sono stati convocati è stato su iniziativa e sollecitazione del presidente, che non ha mai fatto polemiche al proposito.
È una caduta di stile sostenere che in Lombarda “c’è un giro di esponenti di Stampa Democratica” come se fossero dei nullafacenti. Ogni lunedì ci sono Claudio Scarinzi (consigliere Alg) e Massimo Borgomaneri (cdr Universo) a disposizione dei colleghi. Occorrerebbe rafforzare quella presenza. N.I. si faccia finalmente avanti e indichi una persona disponibile a “trottare incessantemente”.
Unisex-Men-Girls-Newspaper-Print-Canvas-Backpack-font-b-School-b-font-font-b-Bag-bC’è da chiarire un altro aspetto della politica sindacale. N.I. ha criticato pesantemente la gestione della vertenza Rcs chiedendo al segretario Franco Siddi, una verifica almeno metodologica. Il documento del 6 marzo 2014 varato dal Consiglio Nazionale Fnsi dice ”…il CN conferma la linnea sin qui seguita ai tavoli del negoziato dalle delegazioni trattanti della Fnsi, riconoscendo la linearità e la trasparenza del lavoro svolto e concretatosi con la firma di accordi che hanno totalmente rispecchiato i mandati assembleari con l’unico obiettivo, sempre perseguito e raggiunto, di tutelare i colleghi e i loro posti di lavoro”. Votato anche dai Consiglieri Nazionali di N.I. Tornare al capitolo coerenza.
Infine, a distanza di oltre due anni, N.I. si accorge e lamenta che non c’è più il tesoriere. Il fatto è stato comunicato dal presidente Alg (due anni fa) prima informalmente poi formalmente alla Giunta e al Collegio dei sindaci dove N.I. vanta autorevoli esponenti. Tutto è strumentale in campagna elettorale.

3) Rinvio Elezioni. N.I. dice “abbiamo accettato la richiesta di Giovanni Negri”. Pare che abbia fatto un favore al presidente dell’Alg. Diciamo bene le cose. Il presidente ha posto a tutto il Direttivo alcuni quesiti: 1- Il Congresso di Bergamo ha “allungato” da tre a quattro anni il mandato federale. 2- Già in passato, senza modifiche allo statuto Alg, si erano allungati i tempi della consiliatura. 3- Nel 2013, dopo Ordine e Casagit avremmo chiamato al voto i colleghi per la quarta volta. 4- Una campagna elettorale in un momento di grave crisi sarebbe da evitare. 5- Si risparmiano oltre 40.000 euro. Si è deciso a maggioranza, in Direttivo e poi in Assemblea dei soci, di allungare di un anno l’appuntamento con il voto. Nessuna “concessione” a nessuno, solo buonsenso.

4) Spese sindacali. Siamo al colmo. Secondo N.I. la Lombarda sfrutta “due o tre volontari che risparmiano su treni e toast, intorno ai quali gira un imponente massa di costi fissi”. Lo ripetiamo: per “i suoi volontari”, N.I. ha preteso e ottenuto ruoli e deleghe. E ora si lamenta perché si lavora troppo, si viaggia sulle tradotte e si mangiano solo toast. Non è proprio così. Chi fa sindacato espone note spese giustificate, per viaggi e pasti, che vengono rimborsate. E per quanto riguarda “la gestione casereccia di un bilancio bimilionario” attendiamo con interesse le proposte operative di N.I. Ci dica quali costi fissi tagliare, come distribuire meglio i soldi e così via. È da dieci anni che, tra una critica e l’altra, attendiamo qualche proposta operativa in merito al bilancio.

Un contratto da rinnovare. Una crisi economica senza precedenti sta “divorando” l’editoria con il ricorso a incessanti stati di crisi che hanno colpito soprattutto la stampa tradizionale. Eppure si riesce a parlare di rinnovo del contratto nazionale. Una partita difficilissima che ha come obiettivi principali occupazione e dignità per il lavoro autonomo. Stampa Democratica ha sostenuto e sosterrà con assoluta lealtà l’impegno del segretario Franco Siddi che sta provando a concludere in modo positivo la vertenza nazionale. L’auspicio è che ci si concentri su questo obiettivo accantonando per qualche tempo il clima da campagna elettorale che, pare, stia producendo contagi che non ci appartengono.