C’è l’intesa sul nuovo contratto. Obiettivo: rilanciare il lavoro

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Accordo fatto per il nuovo contratto dei giornalisti. Fnsi e Fieg hanno siglato l’intesa che punta in particolare al rafforzamento del mercato del lavoro attraverso politiche che tendono al rilancio delle assunzioni anche attraverso l’introduzione di nuove formule contrattuali introdotte da recenti normative: l’apprendistato professionalizzante e i contratti triennali a tempo determinato acausali. Che in questo modo sono stati recepiti.
Sono previste agevolazioni e riduzioni contributive per le aziende che sono sostenute da agevolazioni previste dal governo. È previsto che le aziende editoriali non potranno accedere alle agevolazione nel caso in cui nei precedenti 12 mesi abbiano effettuato licenziamenti (tranne che per giusta causa e per il raggiungimento dei 60 anni).
L’accordo raggiunto prevede anche un’aliquota speciale che gli editori verseranno all’Inpgi per sostenere gli ammortizzatori sociali e la revisione dell’istituto dell’ex fissa.
In busta paga, a decorrere dal 1 luglio 2014, i giornalisti contrattualizzati troveranno un aumento di 120 euro suddiviso in due tranche.
Per la prima volta, poi, il lavoro autonomo entra nel contratto nazionale di lavoro giornalistico con il recepimento dell’intesa raggiunta da Fnsi e Fieg il 19 giugno.

La cronaca
Alle sei di questa mattina, l’accordo per il rinnovo triennale del contratto nazionale dei giornalisti è stato approvato a maggiornaza dalla giunta del sindacato con 8 sì (Azzolini, Lorusso, Parisi, Perucchini, Ronsisvalle, Rossi, Siddi e Stigliano), tre no (Morabito. Cerasi e Polidori) e tre astenuti che subordinano il loro ok al mantenimento degli impegni da parte del Governo (Besana, Galba e Manunza).

Per punti, le principali novità:

Il contratto diventa triennale e ha scadenza il 31 dicembre 2016

È prevista la possibilità del salario d’ingresso: assumendo a tempo indeterminato o determinato disoccupati, inoccupati o co.co.co. con anzianità professionale sopra i 30 mesi con la retribuzione del redattore -30. Al termine, la retribuzione diviene quella da redattore +30; assumendo a tempo indeterminato o determinato disoccupati, inoccupati o co.co.co. con anzianità professionale inferiore a 30 mesi è possibile applicare la retribuzione del praticante +12 mesi aumentata del 18%, ma con il restante trattamento economico e normativo del redattore -30. Al termine dei 36 mesi si prende la retribuzione del redattore +30

Sul fronte delle agevolazioni contributive, i contratti a tempo indeterminato prevedono un’aliquota previdenziale a carico dell’azienda al 14,28% (rispetto al 22,28% attuale), che sarà interamente coperta dal Fondo triennale straordinario

Per i contratti a tempo determinato, invece, l’aliquota previdenziale piena (22,28%) sarà coperta per il 10,98% dal Fondo triennale straordinario, il restante 11,3% resta a carico dell’azienda

Scatta la possibilità dell’apprendistato professionalizzante, che sarà riservato ai giovani dai 18 ai 29 anni, ai quali saranno applicabili i benefici previsti dalla legge sull’apprendistato. Nei 36 mesi: partono come praticanti, quando diventano professionisti c’è un aumento del 10% per 9 mesi e poi un ulteriore 5% fino a fine periodo, quindi passano a redattore -30 mesi e poi a redattore +30 come da contratto e progressione professionale.

Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali fino al 31 icembre 2016 è prevista un’aliquota aggiuntiva dell’1% a carico esclusivo dell’azienda per gli ammortizzatori sociali. A questo dovrebbero sommarsi gli interventi del Fondo triennale straordinario per ammortizzatori sociali (si ipotizzano 2 milioni) e per i prepensionamenti

L’aumento retributivo concordato è pari a 120 euro mensili a regime- L’incremento, riconosciuto con la formula dell’edr (quindi in cifra fissa per tutte le qualifiche) scatta in due tranches, di cui la prima dal prossimo luglio. La seconda tranche dal maggio 2015.

Fondo ex fissa. Chi ha maturato il diritto “perfetto” (pensionamento o uscita da azienda dopo almeno 15 anni d’anzianità) avrà la cifra piena con rate in un periodo indicativo di 12 annualità. Chi è ancora al lavoro e ha almeno 15 anni di anzianità aziendale entro il 31 dicembre 2014 avrà una somma calcolata sulla media retributiva degli ultimi 15 anni con tetto a 65 mila euro e rateizzazione in un periodo indicativo di 15 annualità. Chi ha tra 10 e 15 anni avrà diritto a una cifra fissa al momento della pensione: 10 mila euro per chi ha almeno 14 anni; 8 mila euro per chi ha 13 anni; 6 mila euro per chi ha 12 anni; 4 mila euro per chi ha 11 anni; 2 mila euro per chi ha 10 anni. Per tutti quelli che hanno meno di 15 anni: contributo aggiuntivo per la previdenza complementare dello 0,25%, che diventa 0,5% nel 2026. Quando il fondo ex fissa sarà liquidato definitivamente, si stabilirà la destinazione del restante 1%
È stata valutata l’ipotesi di un finanziamento di 35 milioni di euro da parte dell’Inpgi per far fronte alle difficoltà di gestione del fondo ex fissa

Indennità di mancato preavviso è stata definita per tutte le qualifiche in 8 mesi: ci guadagnano i redattori ordinari, ci perdono le qualifiche superiori.