Casagit, l’impegno di Stampa Democratica per la salute dei giornalisti

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Un bilancio in attivo. L’Assemblea dei delegati ha recentemente approvato il Bilancio consuntivo 2016 di Casagit che ha chiuso con un segno più, in un quadro generale che tuttavia presenta segnali in chiaroscuro. Diminuiscono soci e contributi, aumenta l’età media degli assistiti: la salute della Cassa è buona ma necessita di un monitoraggio continuo. E, in prospettiva, di proseguire sulla strada già intrapresa per esempio con Casagit Servizi, la società creata per promuovere servizi a pagamento a favore di altre categorie di lavoratori.

Dal 2009 la svolta è stata radicale. Allora si era sull’orlo del default, con il rischio concreto per i giornalisti di perdere uno dei pilastri del welfare di categoria. Affrontando le perturbazioni e le mareggiate di una crisi crescente, il Consiglio di Amministrazioni ha saputo porre un argine alle difficoltà finanziarie, risalendo la china grazie a interventi correttivi e a nuove iniziative (vedi i Profili 2, 3 e 4), ma soprattutto affidandosi al metodo della condivisione delle scelte, del confronto con i colleghi, della trasparenza degli atti e del bilancio. In questo contesto Stampa Democratica ha dato un contributo fondamentale, sia nel lavoro in Consiglio di Amministrazione che nel sostegno dell’ufficio del Fiduciario. Importante è stata anche la continua collaborazione con l’Associazione Lombarda Giornalisti, soprattutto per quanto riguarda il Poliambulatorio di viale Monte Santo e il rinnovo della sua convenzione, con l’aumento degli orari di apertura, dei medici e il miglioramento delle strumentazioni.

La condivisone e l’unità di intenti devono essere i presupposti anche per affrontare le prossime sfide di un’epoca di profondi cambiamenti.  Lo prevede con il Coordinamento degli enti lo stesso Statuto della Fnsi recentemente rinnovato. Unire le forze è il primo passo, necessario per aprire le porte della solidarietà ai troppi giornalisti senza diritti e senza tutele, per affrontare il nodo di un modello assistenziale da ri-creare a fronte di risorse pubbliche sempre più ridotte, di una domanda crescente e di una società dove si allarga sempre di più il solco tra giovani e anziani.

Casagit non deve rinunciare alla sua mission: assicurare assistenza integrativa da realizzare di concerto con le opportunità della sanità pubblica e consentire la libertà di scelta della cura. E deve porsi obiettivi legati a benessere e crescita sociali, garantire sostegno alle famiglie, attenzione alla maternità e all’infanzia. Si tratta perciò di proseguire sulla strada delle convenzioni mirate, di un tariffario costantemente aggiornato,  di forme di agevolazioni per chi è in particolare difficoltà (come è stato fatto in questi anni attraverso la Commissione Permanente), anche rivedendo laddove è possibile misure dettate dall’emergenza di bilancio (per esempio il pagamento dell’Iva su interventi chirurgici per patologie oncologiche o di particolare complessità). Il sito web rinnovato, l’accelerazione delle pratiche, un ufficio periferico sempre più efficiente con il Protocollo in funzione non più solo a Roma ma anche a Milano sono stati altri risultati di un fondamento sempre più irrinunciabile: la stretta relazione tra socio e Casagit. Anche in  questo caso una questione di metodo: insieme è sempre possibile trovare la soluzione migliore per tutti i problemi.

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