Ordine: perso, ma con coerenza

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3-6 (consiglio), 1-2 (revisori) al regionale e 2-7 (consiglio) al nazionale. È questo, il netto risultato che il voto per l’Ordine ha sancito al termine del turno elettorale di Milano. Per noi, per la lista Insieme contiamo, nel complesso una chiara sconfitta, nonostante l’ottimo risultato nei pubblicisti.

Dopo un primo turno esaltante con tutti i pubblicisti “conquistati” e tutti i professionisti in testa alla provvisoria classifica che ha determinato i nominativi per il ballottaggio, il voto del secondo turno ha ribaltato il risultato. Assegnando la vittoria ai nostri competitor.

Merito della loro “abile” campagna comunicativa, portata a livelli estremi. Nonché di una agglomerazione elettorale spuria che ha permesso loro, di fatto, di sommare algebricamente i voti propri a quelli dell’altra lista soccombente al primo turno. E che per altro farebbe parte di quella maggioranza federale nazionale, da sempre vituperata dai nostri competitor.

Il tutto con un unico vero risultato politico: la vittoria finale della cordata originale Abruzzo-Alberizzi-Stigliano.

Buon lavoro, quindi, ai vincitori e al futuro presidente dell’Ordine di Milano, Alessandro Galimberti.

Buon lavoro all’unica nostra eletta, Ilaria Li Vigni, e ai compagni di cordata eletti Francesco Caroprese, Roberto Di Sanzo, Angela Battaglia, Paolo Pirovano e Angelo Baiguini.

Un grazie per l’impegno va ai nostri Rosi Brandi, Cesare Giuzzi, David Messina, Alberto Comuzzi, Fabrizio Cassinelli, Dario Ceccarelli, Renzo Magosso e Marco Volpati che non ce l’hanno fatta. Ma anche agli altri nostri compagni di cordata esclusi e capitanati da Pierfrancesco Gallizzi e Gabriele Eschenazi.

E un grazie, in fine, va a tutti quanti ci hanno votato.