STAMPA DEMOCRATICA: UN IMPEGNO UNITARIO PER L’INPGI

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Ancora una volta Stampa Democratica si impegna a fondo per il futuro dei giornalisti italiani. In occasione delle elezioni per il rinnovo degli organismi dirigenti dell’Inpgi, il nostro contributo in termini di candidati sarà determinante: donne e uomini che scendono in campo a difesa della professione, a tutela dei colleghi, per la salvaguardia delle pensioni presenti e future.

Condividiamo questo impegno con gli amici della maggioranza che assieme a noi  guidano l’Associazione Lombarda dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa. E con loro siamo protagonisti dei programmi che si ritrovano nel progetto nazionale di #Controcorrente.

Claudio Scarinzi, Daniela Dirceo, Gabriella Piroli, Andrea Cremonesi, Enrico Castelli e Olimpia De Casa saranno i nostri paladini insieme a Marina Macelloni, Domenico Affinito, Guido Besana, Antonello Capone, Simona Coppa e Marina Cosi, in Lombardia, e con Giampaolo Boetti, Silvia Garambois, Giuseppe Gulletta, Dino Pesole, Pietro Treccagnoli, Savino Cutro, Lucia Visca, Nicola Chiarini, Stefania Di Mitro e Massimo Marciano nei collegi nazionali.

L’INPGI ALL’INPGI

Difendiamo le pensioni presenti e future

Difendiamo la nostra autonomia

In crisi per colpa di editori e politica

L’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani ha fronteggiato in questi ultimi anni una crisi strutturale senza precedenti dell’intero settore dell’editoria.

  1. Dal 2013 a oggi abbiamo perso il 15% di posti di lavoro: 3.000 colleghi che sono andati in pensione o che, peggio, sono rimasti senza lavoro. Sempre meno contributi che entravano e sempre più prestazioni che escono. Nessun settore industriale italiano ha dovuto sopportare un carico così pesante senza alcun aiuto.
  2. Editori e politica se ne sono lavati le mani. L’Inpgi ha sostenuto da solo, con i nostri soldi, l’intera crisi del settore. Ha potuto farlo solo grazie all’oculata gestione finanziaria di questi anni che ha evitato, in tutti i modi, il default, cercando al contempo di convincere la politica che era necessario un intervento.

La follia di chi vorrebbe andare all’Inps

15mila iscritti su 20 e rotti milioni, che voce avremmo dentro l’Inps? Sostenere che l’Inpgi possa essere trasferito all’Inps mantenendo inalterato il proprio sistema di prestazioni o che possa tornare a essere ente pubblico autonomo dall’Inps è un inganno agli iscritti.

  1. L’ipotesi è già stata esclusa chiaramente da tutti gli interlocutori istituzionali nel corso dei tavoli tecnici al ministero del Lavoro. Costerebbe troppo: circa 600 milioni all’anno di prestazioni in parte coperti dai contributi che sono in calo. Lo «sbilancio», oggi circa 150 milioni, sarebbe interamente a carico dello Stato. A meno di non prevedere un drastico taglio alle prestazioni in essere.
  2. Non esistono precedenti simili e, in passato, anche quando l’Inps ha assorbito gestioni previdenziali con squilibri finanziari sono stati introdotti pesanti correttivi di calcolo sulle pensioni future. E anche pensare di mantenere le pensioni in essere è utopistico, visto che è in aperta antitesi con il principio costituzionale che vieta l’attuazione di disparità di trattamento in situazioni giuridiche analoghe.
  3. L’unica certezza è che andando all’Inps ai giornalisti pensionati sarà applicato un prelievo fisso tra il 15% e il 40% a partire dai 100mila euro per altri 3 anni.

Perché restare istituto autonomo e privatizzato

Attivi Inpgi 1 P

Attivi Inpgi 1

INPGI INPS
Sistema di calcolo contributivo dal 2017 Sistema di calcolo contributivo dal 1996
Disoccupazione Inpgi +28% rispetto alla Naspi Naspi -28% rispetto alla Disoccupazione Inpgi
Contributi minimi Pensione anzianità 40 anni e 5 mesi (e 62 di età) Contributi minimi pensione vecchiaia anticipata Donne: 41 anni e 10 mesi + 3 mesi di finestra Uomini: 42 anni e 10 mesi + 3 mesi di finestra
Tutela infortunio professionale ed extra professionale Zero tutele in caso di infortunio extra professionale

Pensionati

INPGI INPS
Trattamento pensionistico liquidato in 14 mensilità Trattamento pensionistico liquidato in 13 mensilità
Quota pensione defunto riconosciuta al coniuge: max 75% Quota pensione defunto riconosciuta al coniuge: max 60%
Contributo solidarietà: termine definitivo febbraio 2020 Taglio pensioni alte: fino al 2023
No ricalcolo dei trattamenti pensionistici in essere Probabile ricalcolo trattamenti pensionistici in essere (taglio che oscilla dal 15% al 30%)
Super invalidità compatibile con assegno accompagnamento Inps Eventualmente solo assegno accompagnamento
L’Inpgi trattiene la quota Casagit Il pensionato deve versare da sé la quota Casagit
Una tantum aggiuntiva alle pensione basse per la perequazione persa Nessuna una tantum

Inpgi 2

INPGI INPS
Aliquote contibutive Cococo: 28% P.Iva (e assimilati): 12% + 4% (rivalsa sul committente) Pensionati: 6 %+ 4% (quale rivalsa sul committente) Aliquote contributive Cococo: 34,23 % P.Iva (e assimilati): 25,72% (comprensivo rivalsa del 4% ) Pensionati: 24% (comprensivo della rivalsa del 4%)
Possibili erogazioni welfare agli iscritti (come copertura per tre anni della quota Casagit) Nessuna copertura

La strada percorribile

Mentre altri chiedevano scelleratamente a gran voce il commissariamento, senza dire ai colleghi che si sarebbe trattato di un commissario liquidatore, noi portavamo avanti una politica di oculati investimenti e rigorosa gestione dei conti e portavamo a casa l’allargamento della base contributiva, previsto dalla legge 96 del 2019: un successo politico dei vertici della categoria, il frutto di un anno e mezzo di lavoro e di pressioni. E stiamo già lavorando per anticiparlo dal 2023 al 2021. La stessa legge obbliga l’Istituto a contenere la spesa e aumentare le entrate entro il 30 giugno 2020. Il Cda ha sospeso i prestiti e introdotto agevolazioni per recuperare l’enorme evasione contributiva.

  1. Abbiamo dimostrato ai Ministeri, alla Ragioneria e alla Commissione bicamerale di controllo che tutto quello che potevamo fare lo abbiamo fatto. Solo l’allargamento della platea contributiva può invertire la tendenza strutturale dei nostri bilanci.
  2. Nessuna riforma lacrime e sangue. Se la politica vuole mettere ancora le mani nelle tasche dei colleghi se ne assuma le responsabilità

C’è chi ci definisce privilegiati, ma quelli che alcuni chiamano privilegi sono tutele di un lavoro particolare che ha bisogno di una protezione in più, indispensabile per l’esercizio autonomo e libero di questo mestiere.

Per tutto questo vi chiediamo di darci nuovamente fiducia per «traghettare» definitivamente l’Istituto in acque sicure. Per farlo abbiamo bisogno del vostro voto, mai come oggi indispensabile, e del vostro appoggio.

Quelli che vogliono salvare l’Inpgi siamo noi!

I nostri candidati in squadra con la presidente Marina Macelloni

GESTIONE PRINCIPALE – ATTIVI INPGI 1 (8 preferenze

1. AFFINITO Domenico – Vicefiduciario Ingpi, Corriere della Sera

4. BESANA Guido – Vicesegretario Fnsi, Mediaset

8. CAPONE Antonello – Consigliere Inpgi, Gazzetta dello Sport

9. CREMONESI Andrea – Consigliere Fnsi, Gazzetta dello Sport

10. DIRCEO Daniela – Fiduciaria Inpgi, New Business Media

14. MACELLONI Marina – Presidente Inpgi, Il Sole 24 Ore

17. PIROLI Gabriella – Consigliera Fnsi, Mondadori

18. SCARINZI Claudio – Cda Inpgi, Ansa

GESTIONE PRINCIPALE – COLLEGIO NAZIONALE PENSIONATI(7 preferenze)

4. BOETTI Gian Paolo (Piemonte)

7. COPPA Simona – Consigliera Alg (Lombardia)

8. COSI Marina – Consigliera Inpgi (Lombardia)

17. GARAMBOIS Silvia – Consigliera Inpgi (Lazio)

18. GULLETTA Giuseppe – Vicepresidente Inpgi (Sicilia)

22. PESOLE Agostino Dino (Sicilia)

27. TRECCAGNOLI Pietro (Campania)

GESTIONE PRINCIPALE – SINDACI INPGI 1 (3 preferenze)

4. CASTELLI Enrico ­– Cda Fondo complementare (Lombardia)

6. CUTRO Savino (Basilicata)

14. VISCA Lucia (Lazio)

GESTIONE SEPARATA – COMITATO AMMINISTRATORE (3 preferenze)

4. CHIARINI Nicola (Veneto)

5. DI MITRIO Stefania (Puglia)

10. MARCIANO Massimo (Lazio)

GESTIONE SEPARATA – SINDACO INPGI 2 (1 preferenze)

3. DE CASA Olimpia – Consigliera Alg, freelance (Lombardia)

Per ogni categoria chiediamo di votare tutti i candidati sopra indicati, barrando la casella accanto al nome

COME SI VOTA

Voto on-line dalle 8,00 di lunedì 10 febbraio alle 22 di mercoledì 12 febbraio 2020

Ogni iscritto potrà votare on line in pochi minuti utilizzando PC, smartphone o tablet seguendo un semplice e veloce percorso guidato. Servono: codice iscritto, password personale e codice pin (generato in tempo reale al momento dell’accesso al sito www.inpgi.it e recapitato via SMS sulla propria utenza telefonica mobile)

Per chi ha smarrito il codice iscritto o la password. Chi ha smarrito il codice iscritto o la password può recuperarli attraverso il servizio «Recupero credenziali di accesso» http://www.inpgi.it/?q=node/906

Per l’assistenza tecnica relativa alla richiesta dei codici di accesso è disponibile un servizio di help-desk contattabile, tutti i giorni lavorativi, allo 068578404 dalle 11 alle ore 13.

Voto al seggio (ALG, viale Monte Santo 7) sabato 15 e domenica 16 febbraio dalle 10 alle 20