
Grandissimo successo per la lista Etica e Libertà alle elezioni dell’Ordine dei Giornalisti.
Sono mancati solo 10 voti per uno storico “cappotto” nei professionisti: la nostra lista se ne è aggiudicati 15 su 16 (compresi i revisori). Mentre sui pubblicisti il grande lavoro sul campo ha ridotto abbondantemente le distanze da chi da sempre ha un feudo consolidato grazie anche a un sistema che ammette tra i pubblicisti anche coloro che non hanno nulla a che fare con la professione.
Stampa Democratica, protagonista e guida del progetto Etica e Libertà, ha dimostrato quale sia la linea politica da tenere per difendere e valorizzare la professione giornalistica, la categoria e gli enti di settore: un aperto confronto tra tutti coloro che vogliono mettersi a disposizione della categoria. Nuova Informazione, Impegno Sindacale Unitario, Senza Bavaglio, Unità Sindacale-Mil e Giornalisti 5W hanno sposato questo spunto e condiviso l’esperienza.
Nelle elezioni dell’Ordine dei Giornalisti, quindi, questo spirito ci porta a confermare cinque professionisti su 6 al consiglio regionale. Un risultato che permette di rafforzare la presidenza di Riccardo Sorrentino all’Ordine di Milano, proseguendo lungo quella strada di serietà, innovazione e servizio ai colleghi che il suo primo mandato ha finalmente impostato. Completano il successo sull’Ordine lombardo i due revisori professionisti anch’essi del nostro raggruppamento

Con 8 consiglieri nazionali su 8 professionisti, inoltre “Etica e Libertà” porterà a livello nazionale la concretezza lombarda. Qualità dei progetti, assunzione di responsabilità sui temi della professione, innovazione e riforma dell’Ordine. Un impegno che non ci ha mai spaventato, una garanzia non solo per i nostri elettori, ma per tutti i giornalisti che sapranno riconoscere chi lavora davvero nella luce e nella trasparenza per la categoria.
Per questo, per garantire un Ordine di livello, al nazionale la Lombardia non potrà essere ignorata nell’organizzazione della nuova struttura che dovrà andare a definirsi.
E il futuro di Etica e Libertà? Beh, la nostra offerta non può che allargarsi a livello nazionale. L’obiettivo è quello di capire se il modello e l’esperienza lombarda possa essere una base di riflessione e condivisione di valori e di impegni in tutte le realtà regionali. Anche in quei territori in cui, feudi del pensiero unico, proprio con le ultime elezioni dell’Ordine si sono consumate vendette trasversali che hanno colpito chi, pur lavorando per la categoria, ha dimostrato troppa indipendenza. Per noi, Etica e Libertà cammina e dovrà camminare con lo spirito che da sempre contraddistingue Stampa Democratica. Quello dell’impegno concreto, perché “siamo da una parte sola: quella dei giornalisti”.