#GIÙLEMANIDALLINFORMAZIONE Tutti al flash mob

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“Da una parte sola, quella dei giornalisti” è il nostro motto, il motto di Stampa Democratica. Ecco perché invitiamo tutti i nostri simpatizzanti a partecipare al flash mob che l’Associazione Lombarda dei Giornalisti organizzerà martedì a Milano. L’iniziativa, promossa dalla Fnsi, si terrà contemporaneamente in tutti i capoluoghi di regione all’insegna di #GIÙLEMANIDALLINFORMAZIONE.

Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista

Gli insulti e le accuse gratuite contro i giornalisti da parte del vicepremier a 5 stelle Luigi Di Maio e dal grillino Alessandro Di Battista dimostrano una sola cosa: che questi sedicenti politici “soffrono ” un’informazione libera e non omologata al pensiero unico.  Per loro, la Stampa ha senso solo se esprime plauso incondizionato al loro Governo ed evita accuratamente critiche e dissenso.
In queste ultime ore Di Maio e Di Battista hanno ampliato il loro peraltro misero vocabolario , inserendo parole come “infimi sciacalli”, “cani da riporto di mafia capitale”, ovviamente rivolti ai giornalisti.
“La vera piaga di questo Paese è la stragrande maggioranza dei media corrotti intellettualmente e moralmente”, ha tuonato il vice premier.Di Battista, invece, ha preferito lanciarsi sull’insulto più vecchio del mondo. I giornalisti sono “puttane”, cioè “pennivendoli che non si prostituiscono neppure per necessità ma solo per viltà”.
La risposta è una e una sola:  #GIÙLEMANIDALLINFORMAZIONE

Ecco la nota della Lombarda

#GIÙLEMANIDALLINFORMAZIONE: con questo slogan martedì anche i giornalisti lombardi saranno in piazza per contrastare la deriva anti giornalisti lanciata dal vicepremier Luigi Di Maio e da Alessandro Di Battista. Come negli altri capoluoghi di regione italiani, dunque,

Paolo Perucchini

anche a Milano si terrà un flash mob dalle 12 alle 13. “Attaccare l’informazione è stato lo sport nazionale di ogni partito: oggi come ieri. Oggi, però, registriamo una deriva molto più preoccupante. Si cerca di discreditare sistematicamente la stampa indipendente e non filogovernativa, si cerca di condizionare l’opinione pubblica del Paese colpendo chi svolge in modo corretto la propria professione di giornalista e si avalla la diffusione del pensiero unico anche attraverso l’utilizzo di slogan e insulti inaccettabili in un Paese civile” commenta il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini. “Il fatto poi che gli attacchi provengano da un vice premier, cioè da un’istituzione che dovrebbe avere a cuore prima di tutto la democrazia e governare con equilibrio tutti i cittadini italiani rende il fatto di una gravità senza precedenti”.

Nelle prossime ore sarà deciso e reso noto il luogo esatto dove avverrà il flash mob.

Di seguito, la nota della Federazione Nazionale della stampa.

“Giù le mani dall’informazione”, il 13 novembre flash mob nei capoluoghi di regione

Basta attacchi ai giornalisti. Gli insulti e le minacce di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista non sono soltanto l’assalto ad una categoria di professionisti, ma rappresentano anche e soprattutto il tentativo di scardinare l’articolo 21 della Costituzione e i valori fondamentali della democrazia italiana. Una prima risposta pubblica agli attacchi del vicepremier Di Maio e di quanti pensano di poter ridurre al silenzio l’informazione italiana è fissata per martedì 13 novembre 2018.
La Federazione nazionale della Stampa italiana promuove il flash mob #GiùLeManiDallInformazione, aperto non soltanto ai giornalisti, ma anche a cittadini e associazioni che considerano l’informazione un bene essenziale per la democrazia. All’iniziativa ha già aderito il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Il flash mob si terrà in contemporanea, dalle 12 alle 13, nelle piazze dei capoluoghi di regione. Le piazze saranno rese note nelle prossime ore.
«Ritrovarsi in piazza contemporaneamente – spiega Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi – significa respingere tutti insieme attacchi volgari e inaccettabili contro l’informazione e i giornalisti. Ormai non si tratta più di episodi isolati, ma di azioni mirate a screditare una categoria di professionisti con lo scopo di disorientare l’opinione pubblica. Una forza politica, il Movimento 5 Stelle, che teorizza il superamento del Parlamento e della democrazia liberale ha messo nel mirino i giornalisti e gli editori perché per realizzare questo progetto bisogna togliere di mezzo tutti gli organismi intermedi e impedire ai cittadini di conoscere. Soltanto un’informazione debole, docile o assente può consentire alla disinformazione di massa, veicolata attraverso gli algoritmi e le piattaforme digitali, di prendere il sopravvento e di manipolare il consenso e le coscienze dei cittadini. È un disegno al quale bisogna opporsi con forza».