La Lombarda del futuro secondo Stampa

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di Paolo Perucchini, presidente ALG, candidato al Consiglio ALG e al Congresso FNSI

La nostra gestione dell’Associazione Lombarda negli ultimi anni ha prodotto risultati concreti tutti a vantaggio dei colleghi.

Il sindacato è stato sempre presente e a disposizione dei giornalisti lombardi. In ogni momento: anche durante la pandemia Covid.

Abbiamo garantito un servizio diffuso, abbiamo ampliato l’orario di servizio e reso più efficienti gli uffici. E nella sede di viale Monte Santo oggi puoi trovare tutti gli sportelli dei servizi che servono ai giornalisti: sindacato, Casagit e Inpgi.

Abbiamo aiutato i colleghi in difficoltà con iniziative di solidarietà, dai freelance in difficoltà durante l’emergenza del Covid, ai colleghi afghani e ucraini che scappavano dalla guerra nei loro Paesi.

Abbiamo dato vita a nuovi servizi per i giornalisti freelance: dalla tenuta della partita Iva e contabilità a prezzi agevolati, al patrocinio gratuito per recuperare i crediti da lavoro che non vengono pagati.

Il Poliambulatorio ha incrementato specialità e orari di servizio: oggi ci sono circa 70 medici specialisti (dagli iniziali 50) e si lavora 6 giorni su 7 con orario ampliato e continuato (partivamo da 5 giorni con orario spezzato).

Paolo Perucchini

Per il futuro della Lombarda, il nostro programma, se saremo confermati, prevede altre importanti innovazioni.

RADDOPPIAMO IL POLIAMBULATORIO L’attività nell’attuale struttura ha raggiunto il pieno regime. Per offrire nuove specialità e nuovi servizi sanitari serve realizzare subito un secondo ambulatorio. Puntiamo infatti ad ampliare ulteriormente la nostra offerta sanitaria ai colleghi giornalisti. Ma così facendo potremo anche offrire il nostro polo d’eccellenza ad altre categorie – come punta a fare Casagit – permettendoci di incrementare gli introiti economici a favore della ALG.

UNA SOCIETÀ DI SERVIZI L’Associazione deve dotarsi di una struttura societaria flessibile a cui affidare la realizzazione di servizi a favore dei colleghi che oggi la Lombarda, per via della sua struttura di associazione, non riesce a garantire. A questa nuova società va affidato il compito di progettare i nuovi servizi alla categoria: la formazione professionale, il coworking, la ricerca di finanziamenti locali, nazionali ed europei a favore dell’autoimprenditoria.

CREIAMO UNA COMUNITÀ DIGITALE È necessario progettare una comunità digitale in grado di condividere e agglomerare il nuovo mondo professionale. La Lombarda deve dotarsi da subito di una adeguata struttura di comunicazione digitale. Ma deve studiare la realizzazione di una comunità interattiva in grado di riunire sotto il proprio tetto i giovani che lavorano nei giornalismi di ultima generazione.

RILANCIAMO LA SCUOLA DEI CDR Dopo la pandemia che ha bloccato le attività di formazione sindacale va ripristinata, in presenza, la Scuola dei CdR. Una nostra intuizione che nei primi due anni di attività ha permesso a chi fa sindacato nelle redazioni di formarsi per tutelare al meglio i colleghi. Vanno rilanciati i corsi tematici in una logica di “scuola permanente dei quadri sindacali”.

AMPLIAMO LA PARTECIPAZIONE AL SINDACATO Vanno studiati nuovi modelli di coinvolgimento dei giovani giornalisti anche attraverso una coraggiosa riforma dello Statuto. La partecipazione al sindacato deve essere agevolata e incentivata permettendo l’ingresso e la condivisione di idee anche a chi, oggi, formalmente non può iscriversi nonostante ogni giorno faccia informazione.

RAFFORZIAMO LA PARTNERSHIP CON IL PATRONATO Il passaggio dell’Inpgi all’Inps ci obbliga a rafforzare da subito la partnership attiva con il patronato ACLI. L’obiettivo è quello di attivare “uno sportello previdenza” in Associazione, in grado di operare a pieno titolo sulle posizioni INPS-INPGI di ciascun giornalista.